SANTUARI

BASILICA DELLA SANTA CASA A LORETO

Definita la “Lourdes” italiana, la Basilica della Santa Casa a Loreto, in provincia di Ancona, è un altro tra i santuari mariani più visitati in assoluto. Costruita nel IV secolo secondo la leggenda sarebbe in realtà  l’autentica Santa Casa di Maria, il luogo in cui lei ricevette la visita dell’angelo e l’annuncio della nascita di Gesù. La casa sarebbe stata trasportata da Nazareth a qui dagli angeli per preservarla dall’invasione turca. La venerazione alla Madonna di Loreto è legata soprattutto alla dimensione umana e famigliare della Vergine, ma anche di Gesù fattosi uomo. Meta di pellegrinaggi per innumerevoli fedeli e pellegrini, è stata teatro di guarigioni miracolose e, in generale, è stata rifugio e conforto per chiunque vi si recasse, oberato dalla sofferenza del corpo e della mente. Qui sono nate anche le Litanie lauretane, le suppliche che vengono recitate o cantate alla fine del Rosario. Una curiosità: proprio la leggenda secondo cui furono gli angeli in volo a trasportare qui la casa ha fatto sì che la Madonna di Loreto divenisse Patrona dell’Aviazione e in generale di chi si muove in aria.

BASILICA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI DI ASSISI

La basilica di Santa Maria degli Angeli è stata praticamente costruita intorno alla Porziuncola, la cappella in cui pregava San Francesco d’Assisi, che era appunto consacrata a Santa Maria degli Angeli, uno dei titoli mariani con cui i cattolici si rivolgono a Maria. A ricordo di questa devozione, che il Santo di Assisi sentiva profondamente, sulla facciata della basilica è stata posta una statua della Madonna in bronzo dorato. Nata per contenere la Porziuncola, ma anche la Cappella del Transito, antica infermeria del convento francescano in cui San Francesco morì dopo aver concluso il Cantico delle Creature, e quella del Roseto, teatro di uno dei miracoli più famosi di San Francesco, è costruita con linee pulite ed essenziali. Essa rappresenta, oltre a un santuario mariano famoso e amato, il cuore stesso della spiritualità francescana.

SANTUARIO DELLA MADONNA DI SAN LUCA

Più propriamente una basilica, il Santuario della Beata Vergine di San Luca sorge sulla cima boscosa del Colle della Guardia, appena fuori Bologna. La sua costruzione e consacrazione è legata a un’icona che raffigura la Madonna e Gesù Bambino e che è stata attribuita a San Luca in persona. Un pellegrino greco l’avrebbe portata qui dalla basilica di Santa Sofia, dove gli era stata affidata dai sacerdoti con la raccomandazione che la portasse sul monte della Guardia. La costruzione del santuario è invece attribuita a Angelica Bonfantini, una nobildonna che decise di vivere come un’eremita lasciando tutti i propri beni, e che fece erigere la chiesa di Santa Maria della Guardia, primo nucleo del Santuario. All’icona della Madonna della Guardia, che nel corso dei secoli è stata spesso presa dal Santuario e portata in processione in città, sono attribuiti molti miracoli e grazie nel corso dei secoli. La raffigurazione della Vergine è di quelli definiti hodigitria, “Colei che indica la Via”, la “Madonna dei viaggiatori”.

SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA GUARDIA DI GENOVA

Sul Monte Figogna, a Ceranesi, visibile a chiunque si avvicini a Genova e proteso sopra la città come un custode silente, sorge “la Guardia”, come viene chiamato dai genovesi, ovvero il Santuario di Nostra Signora della Guardia. Eretto alla fine del XV secolo è di dimensioni imponenti, tanto da essere stato elevato al rango di basilica minore, e custodisce una statua della Vergine posta dietro l’altare maggiore. I pellegrini vengono accolti nella Cappella dell’Apparizione. Il titolo mariano di Nostra Signora della Guardia nasce proprio qui, in questo Santuario, costruito per ricordare l’apparizione della Madonna a Benedetto Pareto nel 1490. La Vergine chiese all’umile contadino di far erigere un santuario in suo nome, ma lui si lasciò dissuadere dalla moglie e da chi gli dava del visionario. Una tragica caduta lo portò in fin di vita, e allora, invocando la grazia della Madonna, Benedetto Pareto promise di adempiere alla sua promessa e si salvò. Per questo nell’iconografia tradizionale la Madonna della Guardia è sempre rappresentata con Benedetto inginocchiato al suo cospetto.

SANTUARIO DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA A PIETRALBA

In Trentino Alto Adige sorge un altro famoso santuario dedicato alla Madonna. La località è Nova Ponente, il Santuario è quello di Pietralba. Sorge su una collina, in una posizione magnifica, dal punto di vista paesaggistico, tra prati e boschi ai quali la bella chiesa barocca si fonde. Anche in questo caso, e come spesso accade, la devozione è nata e si è sviluppata intorno a un’immagine della Vergine, questa volta una piccola Pietà in alabastro, alta solo 20 centimetri, custodita qui fin dal 1547, prima in una cappella, poi nella splendida chiesa bianca costruita dai devoti. La devozione dei quali, nei secoli, è stata tale, che è stato necessario sostituire l’immaginetta con una copia, perché la stavano consumando a furia di baci.
Nel 1988 Papa Giovanni Paolo II visitò il Santuario e concesse l’indulgenza plenaria a chi avrebbe visitato il luogo che custodiva la Madonna Addolorata.

SANTUARIO DELLA MADONNA DEL DIVINO AMORE A ROMA

Situato nella campagna appena fuori Roma, a Castel di Leva, il Santuario della Madonna del Divino Amore si distingue non solo come luogo di miracoli e pellegrinaggi assidui, che lo rendono più frequentato di molte chiese più illustri nella capitale, ma anche come meta preferenziale delle gite fuori porta dei romani. Nata intorno a un’antica raffigurazione della Madonna in trono che tiene in braccio Gesù Bambino, e sul capo della quale volteggia una colomba, simbolo dello Spirito Santo, il Santuario del Divino amore trae proprio da questa duplice devozione, alla Vergine e allo Spirito Santo, la sua fama e l’assiduo afflusso di fedeli, che approfittano anche dei frequenti e suggestivi pellegrinaggi notturni per recarsi in questo luogo di culto e portare i propri ex-voto alla Madonna.

SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CORONA A CAPRINO VERONESE

L’ultimo santuario mariano che prendiamo in esame è forse anche uno dei più suggestivi, dal punto di vista logistico. Si tratta del Santuario della Madonna della Corona, costruito in una rientranza scavata nel fianco del Monte Baldo, sul confine fra Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo, in provincia di Verona, a ben 774 metri sul livello del mare. Affacciato su uno strapiombo, è una delle mete di pellegrinaggio più famose al mondo, con il suo dislivello di 600 metri e i 1.500 gradini che i pellegrini percorrono da secoli. Il Santuario della Madonna della Corona sorge nel XV secolo per onorare l’apparizione della statua dell’Addolorata, una piccola Pietà in pietra dipinta che ne 1522 si trovava nella città di Rodi assediata dai Turchi, ma apparve miracolosamente proprio qui. Nato come luogo di eremitaggio, il Santuario venne poi ampliato grazie ai cavalieri di Malta. Anche se oggi si può arrivare al Santuario in macchina, seguendo la strada asfaltata, molti pellegrini scelgono di percorrere almeno la lunga scala costruita a imitazione della Scala Santa della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, inginocchiandosi su ciascuno dei ventotto gradini e rievocando i momenti della Passione di Gesù.

SANTUARIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A MONTE SANT’ANGELO

Quando il popolo dei Longobardi vide il Santo dalla spada sguainata e il diavolo schiacciato sotto al piede dovette scambiarlo per il divino Odino: nel 650 ne diventò patrono e i prodromi dell’odierno santuario, situato in provincia di Foggia, divennero punto di riferimento per tutto l’Occidente.

La Via Sacra dei Longobardi legava i luoghi di culto micaelico non solo nel meridione, visto che essa è in perfetto asse con Mont Saint-Michel in Normandia e con Gerusalemme, passando per la Sacra in Val di Susa: 1.000 chilometri esatti l’uno dall’altro. Ha 15 secoli di storia la Celeste Basilica, unico santuario al mondo a non essere stato consacrato dall’uomo, ma direttamente dall’Arcangelo.

E una civiltà fatta di ostelli creati appositamente dai Templari e servizi di scorta affidati ai Cavalieri di Malta a protezione dei pellegrini, che, se diretti dal principe delle milizie divine godevano di prerogative da convoglio di re.

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